'e pacchetelle in latta 400gr netti x36 barattoli

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Le nostre amate pacchetelle hanno origini antiche: ogni anno, infatti, nei cortili e nelle masserie di tutto il Sud Italia avveniva la lavorazione delle conserve di pomodoro.

Un vero evento, quello di fare le "butteglie", come si usava dire, che riuniva interi nuclei familiari e vedeva generazioni diverse a lavoro, una accanto all'altra, con fare solidale.

Tutto questo non era un peso per la famiglia, anzi, era un evento molto atteso: simile ad una festa.

C'era chi lavava i pomodori, chi le bottiglie (si usavano quelle della birra, un vero esempio di "riciclo utile"), chi tagliava i pomodori - che, a quel tempo, erano rigorosamente San Marzano - a "pacchetelle": ossia tagliate dal lato lungo in 4 spicchi, per meglio facilitarne l'inserimento nella bottiglia.

Dopo aver tagliato i San Marzano "a pacchetelle", si inseriva il succo ed una bella foglia di basilico, si avvitavano i vasi con tappi nuovi, dopodiché si lasciavano bollire in grandi calderoni per circa 15 minuti.

Durante questo lavoro c'era acqua dappertutto, odore di pomodoro e si chiacchierava moltissimo.

Era bello vedere le mani rugose delle persone più anziane che saggiamente lavavano i pomodori; i bambini sporchi di pomodoro, che essi mangiavano così al naturale, senza condimento, tanto erano saporiti.

Naturalmente, poi, si mangiava anche pane e pomodoro. In caso di pomodori avanzati, quale miglior uso se non una bella spaghettata "sciuè sciuè"?

Ogni famiglia aveva la propria ritualità, il proprio modo di fare le bottiglie: questo è quello di Gustarosso.

Ingredienti: Pomodoro a filetto con buccia, succo di pomodoro, sale.

Preparazioni consigliate: spaghetti con pacchetelle di pomodoro "sciuè sciuè" e basilico; focaccia pugliese con pacchetelle di pomodoro; pizza al pomodoro ed arricchita con pacchetelle.

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